Ispirazione
Sapievis è ispirato al Dio greco Zeus (o Giove per gli antichi romani) che tiene fra le mani un fulmine (nel suo caso, però, il fulmine viene sostituito da un bastone energetico) ma le sue sembianze ricordano un sacerdote medievale perché la sua storia risale a 500 anni fa, quando era un essere umano e parte di un culto che venerava gli alchemals.
Origine del nome
Sapievis deriva dalle parole latine "sapiens" (saggio, sapiente) e "vis" (forza, vigore, potenza)
Storia
Sapievis, un tempo, era un essere umano e visse circa 500 anni fa, durante il periodo nel quale gli uomini cominciarono a nutrire dell'odio verso gli alchemals.
Questo odio, provocato dalle continue guerre che attanagliavano il mondo e che fecero credere all'uomo che la causa fossero gli alchemals, portò lui e i suoi adepti a formare un culto segreto verso queste creature, con lo scopo di far ricredere la gente e far tornare la pace fra le specie.
Attraverso un rituale antico, il ricercatore Sapievis voleva impossessarsi delle essenze pure degli elementi degli alchemals e dimostrare agli uomini che anche l'essere umano può scatenare guerre, servendosi dei poteri elementali, così che essi si rendessero conto che gli alchemals non centravano nulla, ma qualcosa andò storto.
Il rituale causò il crollo della città degli alchimisti: Alchemia e moltissime persone morirono negli abissi della terra, ma Sapievis e i suoi alchemals compagni vennero irradiati da un'energia luminosa che li trasformò e gli diede dei poteri divini.
I suoi alchemals compagni salvarono i pochi sopravvissuti al crollo della città e vennero chiamati "Il Sestetto Leggendario" mentre Sapievis, sentendosi mortificato da ciò che aveva causato e del fallimento del suo piano di pace, se ne andò in delle rovine antiche e cadde in un sonno profondo.
Quando si risvegliava, però, scatenava tutta la sua ira verso l'essere umano, perdendo il controllo e dimenticandosi di ciò che era un tempo.
Ancora oggi Sapievis è temuto dagli uomini che si preparano sempre per affrontarlo e sigillarlo di nuovo.
La profezia di Sapievis
Dopo la trasformazione da umano ad alchemal e prima di andarsene in esilio, Sapievis raccontò ai pochi sopravvissuti del crollo di Alchemia una profezia. Essi la dipinsero su una pergamena.
La profezia dice: "Gli esseri umani troveranno una nuova pace e tenderanno le loro mani verso gli alchemals, pronti a riceverle. La luce della pace tornerà così, a risplendere nel mondo"
Questa profezia fu il risultato di una visione che Sapievis ebbe durante la trasformazione da uomo ad alchemal e in essa vide due esseri umani di fronte a lui, circondati dagli alchemals che gli promisero di riportare la pace fra le specie. Ancora oggi attende di incontrarli. Ma chi saranno?